Incontinenza maschile

Uomini che camminano in strada

Sapevi che 1 uomo su 4 dopo i 40 anni soffrirà di qualche forma di perdita urinaria nel corso della propria vita? Ecco perché è così importante sapere cosa si può fare per migliorare e personalizzare la gestione della continenza in modo da riuscire a gestire, se non addirittura ridurre o trattare, le perdite urinarie, per elevare la qualità della vita e l’autostima nelle persone.

Conosciamo il Professor Ian Milsom

“Le perdite urinarie sono comuni negli uomini, specialmente in età avanzata, ma la mancanza di una diagnosi impedisce a molti di questi soggetti di avvalersi dei benefici di una moderna gestione dell’incontinenza” afferma il Professor Ian Milsom, direttore del Centro di ricerca sulla continenza di Göteborg presso l’Istituto di Scienze cliniche dell’Università di Göteborg. “Perfino al giorno d’oggi gli uomini evitano di cercare aiuto per le perdite urinarie, nonostante queste abbiano vaste implicazioni umane e sociali”.

Abbiamo posto al Professor Milsom alcune domande per dare un quadro più preciso della realtà e spiegare che tipo di aiuto si può offrire.

Cause e tipi di incontinenza maschile

Numerose sono le tipologie e le cause delle perdite di urina nell’uomo e la prevalenza aumenta con l’età. Leggendo di seguito, potrai saperne di più sulle forme più comuni. È consigliabile raccomandare a chi ne soffre di farsi visitare da un medico o un professionista sanitario, in modo da scoprire la causa alla base di tale situazione e il miglior tipo di trattamento adatto alle specifiche esigenze.

Incontinenza urinaria da urgenza

L’incontinenza urinaria da urgenza è definita come la perdita involontaria di urina associata a un impellente desiderio o bisogno di urinare. Numerosi possono essere i fattori che provocano la sensazione di urgenza, tra i quali infezione delle vie urinarie, assunzione di caffè e bevande energetiche, calcoli nella vescica, costipazione, farmaci (come i diuretici) e ostruzione all’uscita della vescica potenzialmente dovuta a una prostata ingrossata.

Se bere troppo può causare la produzione di grandi quantità di urina e frequenti visite alla toilette, altrettanto può fare una scarsa assunzione di liquidi poiché l’urina, troppo concentrata, può irritare il rivestimento della vescica. In molti casi la causa dell’incontinenza urinaria da urgenza non può essere determinata.

Incontinenza urinaria da sforzo

Pur essendo il tipo di incontinenza più comune nelle donne, l’incontinenza urinaria da sforzo (IUS) non è altrettanto diffusa negli uomini. La IUS si verifica quando il supporto del tratto urinario e la vescica non funzionano correttamente. Ciò significa che quando c’è pressione sulla vescica, per esempio durante un allenamento o uno starnuto, i muscoli del pavimento pelvico non riescono a supportare la vescica e le funzioni necessarie per evitare perdite di urina involontarie. Negli uomini, la IUS è più comunemente un effetto collaterale di interventi alla prostata. Altre ragioni possono includere deformità del tratto urinario o cause neurologiche.

Altre cause e tipi

Gocciolamento post-minzione

Alcuni uomini riferiscono gocciolamenti dopo essere stati alla toilette. Questo accade quando rimane dell’urina nell’uretra dopo la minzione ed è spesso la conseguenza di un indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico.

Gocciolamento terminale

Un’altra condizione riscontrata da alcuni uomini è il gocciolamento terminale. Si verifica quando il flusso urinario si riduce a gocce o gocciolamenti che sono difficili da interrompere o terminare.

Vescica neurologica

Anche problemi associati alla funzionalità cerebrale, a danni al midollo spinale o ai nervi possono ridurre il controllo della vescica.

Questa condizione può essere causata da patologie come ictus, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, diabete, ecc.

Incontinenza urinaria da rigurgito

Si ha incontinenza urinaria da rigurgito quando la vescica non può essere svuotata completamente e si riempie quindi oltre la sua capacità. Questo causa un’iperespansione della vescica e una perdita involontaria di urina. I sintomi di questa condizione, solitamente legata a una prostata ingrossata, includono difficoltà nell’iniziare a urinare, la sensazione che la vescica non si sia svuotata dopo aver urinato, un flusso di urina interrotto o debole e una frequente necessità di urinare, anche durante la notte.

Oltre all’ostruzione dell’uretra, tra le cause scatenanti ci possono essere certi tipi di farmaci o danni nervosi.

La storia di Pietro

Le perdite di urina sono una condizione comune e ne soffre in qualche forma in 1 uomo su 4 oltre i 40 anni. Pietro ci racconta quanto questa condizione abbia inciso su di lui.

Cosa puoi fare: è una condizione comune, cerca un sostegno

È comune, quindi parliamone

“Spesso gli uomini si vergognano di questa loro condizione o non sanno che potrebbero ricevere aiuto” afferma Ian Milsom. È quindi importante rassicurare gli uomini sul fatto che si tratta di una problematica comune e che ci sono trattamenti e prodotti specifici per aiutare a gestirla, se non addirittura a ridurla. Il primo passo è quello di incoraggiarli a parlarne con un medico.

“Facciamo sapere agli uomini che non è necessario soffrire in silenzio e che è possibile ricevere un aiuto. Incoraggiamoli a prenotare una visita dal proprio medico

o da un professionista sanitario che possa valutare la loro situazione individuale e consigliare il tipo di trattamento più adeguato” afferma il Professor Milsom.

Trovare il miglior tipo di supporto

Esistono molti ottimi prodotti e ausili assorbenti a disposizione di uomini di ogni età e livello di attività. È importante trovare un prodotto che si adatti allo stile di vita e alle esigenze individuali, in modo da poterlo integrare facilmente in una salutare routine di gestione della continenza. In questo modo chi soffre di incontinenza potrà preservare la propria autostima.

Cosa puoi fare: condurre una vita sana e idratarti adeguatamente

Condurre una vita sana

Benché non sia stato dimostrato clinicamente che una cattiva dieta e l’inattività possano causare incontinenza, il Professor Milsom spiega che c’è una forte correlazione tra questi aspetti.

“È importante mantenere per tutta la propria esistenza uno stile di vita sano e salutare per evitare patologie croniche come l’obesità, problemi respiratori come la bronchite cronica causata dal fumo, e patologie cardiovascolari quali l’ictus. Tutte queste condizioni sono fortemente collegate alle perdite urinarie. Seguire una dieta sana e fare regolarmente attività fisica è quindi fondamentale”.

Idratarsi adeguatamente

È importante non eliminare completamente i liquidi, ma, come spiega il Professor Milsom, “può essere d’aiuto diminuire l’assunzione di liquidi in certe situazioni”.

Ridurre l’assunzione di liquidi prima di andare a letto può essere d’aiuto, per esempio, quando si soffre di perdite urinarie notturne, così come può essere utile limitare in generale l’assunzione di liquidi prima di andare a teatro o a un concerto.

Per quanto riguarda caffeina e bevande alcoliche, ci sono informazioni contrastanti in proposito. “Alcuni studi indicano che gli ingredienti del caffè e del tè hanno un effetto diretto sulla funzionalità della vescica e sul rischio di incontinenza, indipendentemente dall’assunzione di grandi quantitativi di liquidi. Questo argomento è tuttavia oggetto di molti altri studi” afferma il Professor Milsom.

Se le bevande alcoliche possono influire anche sul rischio di perdite urinarie attraverso la quantità bevuta, o influenzare la funzionalità cerebrale in caso di assunzione eccessiva di superalcolici, ciò che conta è comportarsi sempre con moderazione.

Allenare i muscoli del pavimento pelvico

Gli esercizi per i muscoli del pavimento pelvico (esercizi di Kegel) sono un modo efficace per migliorare, recuperare, se non mantenere, il controllo della vescica per tutti i tipi di perdite urinarie e specialmente per chi soffre di incontinenza da sforzo dopo un’operazione alla prostata. Gli esercizi per i muscoli del pavimento pelvico possono essere svolti facilmente e discretamente da tutti, a ogni età, da sdraiati, da seduti o stando in piedi. Il Professor Milsom suggerisce “di chiedere consiglio a un fisioterapista, a un infermiere specializzato in continenza o a un urologo per riuscire a svolgere in modo ottimale gli esercizi per il pavimento pelvico”.

Per iniziare, scopri di più sugli esercizi per i muscoli del pavimento pelvico in TENA Men – Mantieni tu il controllo.

Uomo con la barba che sorride