“È stato solo dopo la sua caduta che ho scoperto che mia madre soffriva di . Ora si sente sollevata perché può finalmente ricevere l’aiuto che merita…”
“A 50 anni mia madre era molto estroversa. Aveva senso dell’umorismo e amava viziare i miei figli.
Col passare degli anni, però, le sue visite sono diventate meno frequenti e più brevi. Non potevamo immaginare quale fosse il reale motivo. Mio fratello e io inizialmente pensavamo che la causa del cambiamento fosse stata la morte di papà, ma non ne avevamo la certezza.
Tempo dopo ho ricevuto una chiamata dall’ospedale che mi comunicava che la mamma era inciampata in un gradino e si era rotta una gamba. Sarebbe tornata a casa in pochi giorni, ma sarebbe dovuta rimanere da noi fino a quando non avesse ripreso a camminare.
In quella occasione mia mamma mi ha chiesto di andare a prendere alcune cose a casa sua, tra cui degli . Sono rimasta perplessa all'inizio, perché sapevo che aveva già superato da tempo l’età della menopausa. Con imbarazzo mi ha spiegato che aveva episodi di ‘strane perdite’ e quindi sentiva il bisogno di un po’ di ‘protezione’. Ha poi ammesso che era questa la ragione che l’aveva spinta a diradare le sue visite.
Non poteva crederci quando mi sono messa a ridere per il sollievo. Le ho rivelato che, come molte donne che hanno avuto dei figli, anch’io avevo episodi di strane perdite dopo colpi di tosse o il sollevamento di oggetti pesanti. Pur avendo avuto anche lei tre figli, sorprendentemente non aveva mai affrontato un problema simile. Le ho spiegato anche che si sarebbe sentita molto meglio con prodotti specifici per l’incontinenza, che l’avrebbero aiutata a sentirsi protetta e a neutralizzare i cattivi odori.
A questo punto ho visto la preoccupazione sparire dal suo volto. Credo che sapere che persone giovani come me, che di anni ne ho 35, affrontano l' incontinenza senza senza preoccuparsene più di tanto, le sia stato di enorme sollievo. Ora riconosce che avrebbe dovuto parlarne al suo medico (o almeno a me) non appena il problema si è manifestato per la prima volta, evitando di farci preoccupare inutilmente per mesi”.